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INTESTINO E SISTEMA IMMUNITARIO

Circa il 70% del nostro sistema immunitario si trova nell’intestino? Esso infatti è il punto del nostro corpo in cui si concentra il maggior numero di cellule immunitarie.
L’intestino è sottoposto a continue sollecitazioni da parte di antigeni microbici e alimentari, per cui deve dotarsi naturalmente di una fitta rete difensiva che impedisca a questi microrganismi di poter fuoriuscire dall’intestino e vagare nel corpo, attaccando i vari organi.
L’indebolimento dell’intestino quindi, o la sua minore funzionalità provoca un indebolimento e una funzionalità ridotta anche delle difese immunitarie.
Per poter migliorare la competenza immunitaria e far sì che l’organismo sia reattivo anche nei periodi di maggiore necessità, è indispensabile che l’intestino e le sue strutture siano funzionali e mantengano la loro omeostasi, cioè il loro equilibrio.
Sono principalmente due i componenti dell’intestino che, alterandosi, indeboliscono le difese immunitarie:

1. Il microbiota intestinale: pur essendo formato da microrganismi (virus, batteri ecc.), non è indistruttibile, anzi è molto facile danneggiarlo o indebolirlo. Fattori quali:

  • alimentazione
  • stress
  • uso di farmaci
  • stitichezza

contribuiscono ad alterare l’equilibrio (o eubiosi) dei ceppi che lo compongono, che può manifestarsi con:

  • disturbi intestinali
  • digestione difficile
  • gonfiore addominale
  • infiammazioni croniche intestinali
  • intolleranze alimentari
  • maggiore facilità ad ammalarsi.

Lo squilibrio del microbiota o disbiosi intestinale è una condizione che può facilitare la comparsa di malattie sia intestinali (colite, malattie infiammatorie croniche dell’intestino, obesità…) che extra-intestinali, come malattie reumatiche e degenerative;

2. la parete intestinale: formata sia da cellule epiteliali che da anticorpi e sostanze antimicrobiche, funge da vera barriera dotata di permeabilità selettiva: da un lato, blocca il passaggio di microrganismi che, se lasciati liberi di spostarsi attraverso il sangue, possono rappresentare un pericolo per gli organi, mentre dall’altro lascia penetrare sostanze necessarie. Quando la barriera intestinale è sana le cellule sono coese e aderenti fra di loro: immagina una rete a maglie serratissime e molto aderenti le une alle altre; non tutto riesce a passarci attraverso. Per motivi diversi, però, le maglie si allentano e si allargano talmente tanto da lasciar anche tossine e microrganismi patogeni, che favoriscono uno stato di infiammazione di basso grado (cioè senza febbre) ma cronico. A lungo andare, questa condizione favorisce malattie come:

  • celiachia,
  • malattie infiammatorie intestinali,
  • diabete,
  • obesità.

Disbiosi e permeabilità intestinale sono un mix nocivo: favoriscono processi infiammatori che influenzano anche il sistema immunitario, facilitando la comparsa di malattie autoimmuni (tiroidite, artrite reumatoide, diabete di tipo I ecc.). In presenza di una malattia autoimmune il sistema immunitario si comporta come un cecchino impazzito: spara ai propri compagni, incapace di distinguere i veri nemici.
Ecco perché mantenere la funzionalità del nostro intestino è fondamentale, perché è da quella che dipende la nostra omeostasi, cioè il nostro stato di benessere ed equilibrio.
Tra i rimedi che possiamo utilizzare per migliorare il funzionamento dell’intestino e rafforzare le difese immunitarie vi sono i probiotici e la vitamina c pura e la vitamina d. Comunque ciascun caso va visto e valutato in base anche alla vita che conduce, a come si alimenta per poter suggerire rimedi mirati.

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