La respirazione è molto importante sia ai fini del rilassamento che per migliorare la nostra vita . Respirare profondamente aiuta a incorporare energia, raggiungere livelli di rilassamento e comprensione verso se stessi.
Inspiro energia dall’universo ed espiro energia per restituirla all’universo stesso.
La respirazione profonda
– attiva i chakra
– rivitalizza i corpi sottili, l’aura
– rivitalizza il corpo fisico
– introduce all’interno del nostro organismo energia curativa
Respirare consapevolmente è uno dei modi più efficaci per sintonizzarsi col momento presente.
Volendolo fare possiamo predisporre la nostra stanza creando un ambiente accogliente:
– accendiamo delle candele o facciamo uso di luce soffusa
– profumiamo la stanza con degli oli essenziali (lavanda, arancio dolce o quello amaro, bergamotto, neroli, vetiver o un mix di questi)
– mettiamo della musica rilassante (mantra, scroscio dell’acqua e uccellini, campane tibetane, musica 432 Hz su internet si trova di tutto)
– Infine ci distendiamo e magari nella stagione invernale ci copriamo con una calda coperta
– e…………………..
– cominciamo a respirare in maniera profonda e consapevole magari col ritmo 8, 3, 5 il che significa che l’inspirazione può durare 8 secondi, trattengo 3 secondi ed espiro in 5 secondi, ovvero ciascuno di voi trovi il suo ritmo, ma che sia costante durante tutta la respirazione.
– quando inspirate, l’aria ovvero il prana (energia vitale) deve espandersi in tutta la cassa toracica e poi nell’addome
– quando espirate vuotate completamente la pancia
– ripetere per almeno 3 minuti. Meglio sarebbe se poteste dedicare più tempo dai 10 ai 15 minuti.
Concentrandosi sul respiro la mente si neutralizza e permette l’emergere della coscienza.
( Il significato che il termine Coscienza ha nella filosofia moderna e contemporanea è quello di un rapporto dell’anima con se stessa, di una relazione intrinseca all’uomo “interiore” o “spirituale”, per il quale egli può conoscersi in modo immediato e perciò giudicarsi in modo sicuro ed infallibile.)
Durante la respirazione è necessario spostare l’attenzione dalla mente verso l’interno di noi stessi.
Quindi mentre inspiro cerco di penetrare sempre più nel profondo.
Mentre espiro, lascio andare ogni problema, preoccupazione, tensione.
Ancora inspiro e affondo sempre più nel centro del mio essere.
Espiro e mi abbandono sempre più rilassato e libero.
Respirando così profondamente può accadere che emergano dei ricordi o dei sentimenti. Fluiamo insieme ad essi. Se sento rabbia, la sento fino in fondo e poi la lascio andare, se sento dolore, lo vivo fino in fondo e poi lo lascio andare. Mentre questi sentimenti emergono, per sentirli completamente e per dire a me stesso che “sono qui” posso mettere
– una mano sul cuore che ha sopportato, vissuto tutto il dolore che abbiamo dentro
– una mano sulla pancia che ha vissuto tutta la rabbia che è ancora dentro di noi.
Respirando ogni giorno, anche per pochi minuti al giorno piano piano, lasceremo andare i nostri pensieri negativi, come detto emergeranno nuove consapevolezze e saremo più tranquilli o almeno avremo una modalità per rilassarci non appena possiamo applicarla.
Ma perché tendiamo ad avere una respirazione superficiale?
Diminuire la portata del respiro significa vivere al minimo delle nostre possibilità, per soffrire meno.
Le memorie inconsce, dette anche memorie cellulari, e le nostre emozioni originate dai traumi, sono immagazzinate nel plesso solare, ovvero nella zona interessata dalle riduzioni del respiro. Ne consegue un blocco tra i centri energetici inferiori che culminano nell’ombelico e i chakra superiori con sede nel cuore. La costrizione dell’energia nel plesso solare impedisce l’integrazione completa dei poteri celesti con la realtà terrena. Se riuscissimo a mantenere concentrazione ed equilibrio dopo ogni trauma emotivo, sarebbe possibile continuare a respirare profondamente rimanendo rilassati e apprendendo quanto la vita ci insegna, anche se dolorosamente. Poiché questo non accade, per poter guarire il fisico e bilanciare i centri energetici inferiori e superiori dobbiamo scaricare i sentimenti repressi nel plesso solare e dare sfogo alle memorie inconsce.
I sentimenti repressi, come spiego nell’intervista, (filmato a cura di Fabia Tonazzi che trovate sul mio sito) hanno la loro radice nella nostra infanzia, quando qualcuno, di solito i genitori, ci hanno costretti “ad ingoiare il rospo” senza darci l’opportunità di sfogare, di dire il nostro disappunto, la nostra rabbia, le nostre emozioni. E questo rospo lo riviviamo ogni volta che quel trauma viene in qualche modo richiamato alla memoria.
La respirazione profonda aiuta a rilassarci, ad ossigenarci, a prendere consapevolezza, ma non scioglie quei blocchi. Per questo è necessario fare un percorso di consapevolezza, di crescita personale, che ci porta a consapevolizzare la radice del male, neutralizzarla, apprendere la lezione, liberarsi ed elevarsi.
Per affrontare i proprio blocchi ci vuole coraggio, e un’assoluta volontà di entrare dentro di noi per guardare i traumi e le ferite per poi riemerge luminosi. La guarigione può arrivare in tempi brevi o in tempi più lunghi, l’importante è non mollare perché poi tutto intorno a te si aggiusta e nulla ti spaventa più.