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PAURA DEL CAMBIAMENTO

A volte il nostro successo professionale, la nostra vita di coppia, le nostre relazioni o il nostro benessere personale rimangono bloccati in un tunnel dal quale non riusciamo proprio a intravedere l’uscita. Il perché, è presto detto: abbiamo paura di affrontare il cambiamento. Così rimaniamo incastrati in una relazione che non ci fa stare più bene, continuiamo a fare un lavoro che non ci gratifica più, frequentiamo degli amici con cui non c’è più feeling e così via. Le motivazioni che portano a questo sono diverse. Cerchiamo di capire perché non riusciamo a lasciare andare la paura del cambiamento.

PAURA DELL’IGNOTO
Partiamo dal presupposto che si tratta di un atteggiamento inconscio che risale ai primari istinti dell’essere umano, tant’é che riconosciamo più sicuro ciò che abbiamo in qualche modo sperimentato, mentre quello che non si è mai provato ci rende insicuri ed instabili. Di fronte ad una scelta che porta al cambiamento quindi, s’innesca il nostro innato meccanismo di salvezza secondo il quale, se faccio quello che ho sempre fatto, tutto andrà bene e saprò come affrontarlo.
Tutto sarebbe più facile per noi se potessimo prevedere quello che accadrà strada facendo e se potessimo prevedere anche dove questo cammino ci porterà. Ma la notizia poco interessante è che niente si può prevedere e questo, spesso, è un bene. Quindi dovremmo imparare a sentire la paura ma fare ugualmente quello che ci siamo prefissati di fare, il che equivale a dire affrontare la paura.

NON CREDIAMO IN NOI STESSI
Quindi ci raccontiamo: “Non ce la posso fare da solo, è una cosa troppo grande per me”. Guardare gli obbiettivi finali spesso ci fa sentire piccoli e impotenti, ma la verità è che a volte quegli obbiettivi diventano raggiungibili solo se lasciamo la nostra zona di comfort e cominciamo a provare qualcosa di nuovo. È sempre meglio fallire dopo averci provato che rimpiangere di non aver mai tentato. Bisogna imparare ad accettare che tutti i cambiamenti della vita vanno affrontati un passo alla volta, senza fretta.
Nel tempo saremo in grado di riconoscere tutta la consapevolezza che abbiamo acquisito lanciandoci in qualcosa che ci sembrava più grande di noi.
Il cambiamento, ricordiamolo, ci rende più forti e più sicuri.

CI PARAGONIAMO AGLI ALTRI
Per non cadere nell’insicurezza, è necessario non paragonarci mai agli altri. Ciascuno di noi infatti è un essere unico e irripetibile ed è proprio la differenza che c’è tra ciascun essere umano a renderci meravigliosi. Pensate ai fiori di un campo. Ci sono le rose, i tulipani, le margherite e tanti altri fiori. Guardateli tutti da vicino, studiatene i contorni e il colore dei petali, la caratteristica del pistillo, dello stelo, il colore o la larghezza delle foglie. Noterete che saranno tutti diversi anche se sono della stessa specie. Non troverete mai dure rose o due margherite uguali.
Quindi quello che bisogna imparare a fare è considerarsi come unici nei pregi e nei difetti.

CI SENTIAMO SOLI
Quando si inizia a percorrere una strada nuova, ci si sente come se nessun altro al mondo potesse capirci in quel momento così duro. Avremmo bisogno di essere rassicurati, abbracciati. Anzi, ci farebbe stare meglio se qualcun altro prendesse la decisione al posto nostro. Questo è il peso della responsabilità che legato ad una scelta ci fa sentire oppressi. Ma sappiamo bene, che una volta presa quella decisione, per quanta fatica ci sia costata, ci sentiremo sollevati. E soprattutto, meno soli.
Prima di prendere una decisione così importante, comunque, possiamo fare una sorta di test.
Sediamoci in un posto tranquillo, chiudiamo gli occhi e proviamo a pensare intensamente alla faticosa decisione da prendere.
Come ci sentiamo? Nessuno ci ascolta, siamo soli con noi stessi quindi è inutile barare. Nessuno ci giudica.
Siamo liberi di pensare perché i pensieri non sono azioni. Mettiamoci in ascolto delle emozioni che trapelano, sentiamole col cuore e con la pancia magari posandovi sopra le mani. Abbandoniamo l’impulso di seguire la mente. Noi siamo esseri divini e dentro di noi sappiamo di cosa abbiamo bisogno.

CI DIMENTICHIAMO DI AVERE SEMPRE UNA SCELTA
Quando stiamo per prendere una decisione, pensiamo di avere solo una scelta se non vogliamo rimanere nella situazione attuale. Ma non è così.
Per esempio, possiamo continuare a svolgere un lavoro che odiamo o possiamo decidere di cercane o realizzarne un altro in tutta fretta o ancora possiamo decidere di rimanere disoccupati, prenderci per esempio un anno sabatico e realizzare un sogno che è rimasto chiuso in un cassetto per tanto tempo.

CI FOCALIZZIAMO SUGLI ALTRI ANZICHE’ SU NOI STESSI
Un altro problema che affrontiamo quando viviamo un cambiamento è che tendiamo a concentrarci sul mondo esterno per definire la nostra identità e il nostro valore (quale tipo di lavoro svolgiamo, quanto bene lo facciamo, quanto gli altri ci rispettano, eccetera). La lancetta della bilancia emotiva pende sugli altri anziché su noi stessi. Ricordiamoci che la nostra identità e il nostro valore non stanno negli occhi o nelle parole degli altri, ma dipendono solo da noi. Certo, è piacevole che gli altri ci stimino, ma la sicurezza di quel che facciamo e di ciò che siamo deve venire dal profondo del nostro cuore, e da lì soltanto. Una volta realizzato questo sapremo godere di quella piacevole sensazione: quella di essere soddisfatti di noi stessi.

ESSERE IN GRADO DI VIVERE LA VITA CHE VERAMENTE DESIDERIAMO
E’ molto più importante di sentirsi intrappolati in un lavoro, in una relazione o vivere in un posto che odiamo o che ci toglie energia e questo solo perché devi pagare le bollette. Se ci si ferma un attimo a pensare, alla fine dei conti, un giorno importeranno solo le esperienze che hai fatto e le emozioni che hai vissuto e che ti hanno resa la persona che sei. Importerà chi hai amato e quanto hai amato. Non l’ufficio in cui hai lavorato o la macchina che hai guidato e nemmeno l’opinione altrui. Si raggiunge infatti un’età in cui ti rendi conto di aver dato tanto, di aver amato senza ritorno. Questo accade perché abbiamo dato valore agli altri prima e dopo a noi stessi. Ma adesso siamo qua con noi stessi e siamo alla resa dei conti. Siamo i responsabili della nostra vita, delle scelte già fatte e di quelle che ancora faremo.
Come vogliamo continuare a vivere?
Un’altra questione non meno importante è che ci attacchiamo troppo alle cose materiali e ai momenti passati. La paura di cambiare un lavoro, una relazione, una casa, è dovuta anche all’attaccamento emotivo che abbiamo sviluppato. Se per esempio il solo pensiero di cambiare città potrà spaventarci e l’idea di non camminare più per quelle strade così familiari potrà terrorizzarci e renderci tristi.
Quando si tratta di amore, è ancora più complicato. Tutte quelle cose fatte con l’altra persona, le abitudini inventate insieme, le piccolezze quotidiane, quelle sicurezze… Anche se l’amore finisce, tutto quello rimane dentro di noi e la paura di perderlo sono talmente forti che ci paralizza. E rimaniamo in relazioni tossiche e infelici per anni, perché abbiamo troppo paura di dire addio a quelle cose più che all’altra persona. Ma non dobbiamo permettere che l’attaccamento verso le mura di una casa, un oggetto, un’abitudine, ci impediscano di evolvere. Perché è di questo che si tratta: il cambiamento è evoluzione, non ci sarebbe vita senza cambiamento. Il cambiamento, anche se difficile, è necessario.

Ma quindi, quanto abbiamo paura del cambiamento interiore?
Nel mio lavoro incontro di continuo persone che stanno male, talvolta non riescono a capirne neppure il motivo ma restano radicate (attaccamenti) ai loro schemi mentali, ai ricordi, agli insegnamenti di mamma e papà, della società, della chiesa e così via. Tutto questo non ha mai permesso a nessuno di realizzarsi a pieno come essere umano.
Viviamo la vita di altri e di conseguenza facciamo il lavoro che altri hanno scelto per noi, idem per la casa, per l’educazione dei figli e così via.
Imparare a guardarsi dentro, cercare la scintilla divina fa paura. Ma di cosa abbiamo paura realmente?
Di svelare o rivivere le tragedie, i drammi, i traumi, le paure che sono memorizzate nel nostro inconscio e che si manifestano nel nostro corpo con dolori ad anche malattie. Ed allora giorno dopo giorno ci trasciniamo nella vita facendo finta di vivere.
La nostra cura consiste invece nell’acquisire capacità e volontà di liberarci degli elementi che inibiscono il nostro Sé. Capita spesso che questo processo ci conduca a radicali cambiamenti dal momento che interrompe vecchie associazioni, relazioni, carriere e modelli.
Il processo di liberazione può sconvolgere la vita di relazione perché ”L’IO” che si sta rinnovando è spinto verso persone simili che stanno compiendo ricerche analoghe, in compagnia delle quali si può alimentare lo sviluppo personale. Benchè i sacrifici che si fanno in questa fase sembrano grandi, vivere in armonia con la nostra consapevolezza più alta è un premio che non può essere superato da null’altro che la vita possa offrire. La sensazione sarà quella di essere rinati, pur avendo mantenuto lo stesso corpo.
Questa è un’opportunità di trasformazione che ogni individuo ha costantemente di fronte a sé. Liberarsi di tutte le FALSE sicurezze associate all’’IO” porterà salute e gioia in abbondanza. Questo risultato si raggiunge solo quando abbiamo coraggio e fede tali da immergerci nel buco nero delle nostre paure, da cui volontariamente potremo emergere nella luce.
Gli elementi che suscitano un’ incredibile accelerazione della crescita spirituale che ci è dato realizzare in vita sono:

  • l’assiduità
  • l’impegno
  • la costanza
  • la forza di volontà
  • l’assunzione di responsabilità.

Una volta che il processo di crescita o di cambiamento è stato avviato, ci vorranno mesi o forse anni prima della completa rinascita. Ma quanti anni avete impiegato per diventare quello che siete? Ogni giorno porterà un po’ più di forza e un po’ più di chiarezza.
Ogni respiro consapevole ci porterà un po’ più vicino alla fonte del nostro essere.
La trasformazione ha bisogno del supporto del terapeuta olistico che, con le sue tecniche e le sue peculiari abilità, prende in sé i traumi, i blocchi, le problematiche tutte, le trasmuta e le ridona alla persona che si è affidata. Man mano che si fa il percorso, l’anima si alleggerisce, e scopriamo parti di noi che non conoscevamo. In verità molto spesso, cammin facendo ci accorgiamo di aver vissuto la vita di un qualcun altro, un avo o un genitore che ha preteso da noi certe cose o che abbiamo amato a tal punto da donargli la nostra vita. Ma quando scopriamo chi siamo veramente, quando abbiamo l’opportunità di conoscere l’altra parte di noi, restiamo meravigliati e incantati dalla leggerezza dell’altra/o me stessa/o ritrovato o scoperto.

La guarigione dell’intero essere è un percorso che avviene con l’ausilio di tecniche, ma il vero rafforzamento avviene quando il nostro “IO” con le sue sole forze cerca la luce interiore ed impara indipendentemente dal terapeuta, a contattarla nella vita quotidiana.
È questa assunzione di responsabilità personale a permettere la guarigione. Ne consegue la necessità di uno sforzo costante e consapevole, una vera disciplina quotidiana al fine di assimilare i cambiamenti nei piani sottili del subconscio (INCONSCIO) e del superconscio (IL SE’ altrimenti detta: COSCIENZA).


La terapia che facciamo ci fa divenire consapevoli del sacro che è dentro di noi e ci permette di scoprire la propria connessione col divino . Si tratta di un regalo senza paragoni che facciamo a noi stessi.
C’è però un prezzo da pagare per arrivare a conoscere la propria essenza divina è necessario sconfiggere qualsiasi tipo di paura, in particolare quella di guardarsi dentro. Bisogna allenarsi per mettere in contatto l’energia vibrazionale dei codici usati dal terapeuta durante la seduta, con i livelli di energia sottile del proprio essere e allinearsi con la propria essenza divina. Quello che dobbiamo imparare a fare è onorare il sacro che c’è dentro di noi e allontanarci da quelle credenze che ci intrappolano nel “io sono meno di”, o “ non sono all’altezza”. Allontanarsi da tutto questo è possibile, e dobbiamo farlo se vogliamo riscattare la nostra natura di esseri spirituali ed identificarci col divino.
Ci sono volute migliaia di anni e centinaia di esistenze perché l’essere umano fosse pronto a questa straordinaria esperienza di trasformazione, aperta a tutti senza eccezione. Ci vorrà un po’ di sforzo per trovare il coraggio di guardare oltre quelle identità personali che ci hanno dato sicurezza per tutta la vita.

Occorreranno sincerità e scelte consapevoli per lasciare alle spalle i crucci, le afflizioni, le gelosie, i sensi di colpa e i dolori che pesano sul cuore. Ma ciò che occorre davvero è la VOLONTA’ di abbandonare tutto ciò che è stato, per fare spazio a ciò che sta per dischiudersi. La FIDUCIA e la FEDE saranno i sostegni per tuffarci nel buco nero dei timori più profondi del cuore e della mente. Consideriamo che mai nella storia dell’umanità era capitato che tante persone avessero la reale possibilità di espandere la propria coscienza ed inglobare la realtà del proprio essere. Man mano che ognuno si impegnerà in questo processo, l’energia aumenterà facilitando il cammino a tutti quelli che vorranno affrontarlo dopo. Sarà come l’effetto delle cento scimmie. In tutto il mondo, coloro che a differenza di noi che abbiamo deciso ora di evolvere, non hanno goduto della libertà e di un buon ambiente in cui crescere , cominceranno a “comprendere”. Man mano che il processo avanzerà sarà come se ci svegliassimo da un SONNO PROFONDO e cominciassimo a vedere la vita da una prospettiva completamente diversa.
Più svilupperemo la nostra coscienza, più vedremo che la stessa luce che veneriamo risplende negli occhi degli altri. L’amore scorrerà e la pace si consoliderà, facendo vibrare il mondo ad una frequenza più alta. Il sogno e la visione comune a noi tutti diventeranno la realtà vivente e saremo amalgamati in un UNO indifferenziato, sintonizzati sulla medesima sorgente.
Decidiamo quindi di essere in pace con noi stessi. Decidiamo ORA di abbandonare ogni forma di antagonismo con il pensiero, i sentimenti con le parole o le azioni. Scegliamo la pace, scegliamo l’amore. È importante operare questa scelta che è un nostro diritto divino.

Grazie a questa scelta la nostra vita avrà un senso più profondo mai sperimentato prima. Questa scelta è vostra, è mia. Sta a noi scegliere il nostro destino e direzionare la storia di questo pianeta. Siamo noi i suoi creatori. A noi è stato concesso il dono più prezioso dell’universo: la scelta. Scelta della pace anziché del conflitto, dell’amore invece della gelosia, del perdono invece del rancore, della comprensione invece dell’intolleranza, della gioia invece del dolore, della felicità invece della tristezza. Fate la vostra scelta ORA ed affermatela in ogni respiro, mettendola in pratica e ricevendo così la vostra parte di eredità divina. Siate l’IO autentico che esprime il vostro mondo così come lo vedete con i vostri occhi. Abbiamo uno SCOPO incredibile che ci chiede solo di interrompere i nostri schemi mentali e delle futili emozioni che ci tengono legati all’illusione e al caos che regna ai livelli inferiori della mente. L’ora è matura per il risveglio della vera identità incisa nei recessi del nostro patrimonio genetico. Se solo sapremo abbandonarci scopriremo di far parte del MEDESIMO SPIRITO. Tutto comincia con la volontà, lo sforzo, la determinazione.
In questa epoca ciascuno di noi dovrà divenire responsabile, è il momento di avere coraggio per affrontare i timori e sconfiggere i demoni dell’oscurità, di i DARCI APPOGGIO A VICENZA e di riaccendere lo spirito dell’amore in ogni tipo di rapporto a partire da se stessi e per se stessi.

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